L’opinionista Paolo Condò analizza gli ultimi risultati rispettivamente di Roma e Milan tirando le orecchie a Theo Hernandez.
Paolo Condò esalta la partenza in campionato della Roma e spiega cosa non è andato nel Milan. “La felice partenza della Roma non sorprende, perché dopo gli ingaggi di Dybala e Wijnaldum si era già sottolineato come le ambizioni non dovessero limitarsi al quarto posto, e di come il calendario resti favorevole fino alla pausa nazionali. Sono piuttosto le modalità di questi primi risultati a essere curiose, e istruttive: nelle tre partite contro avversarie chiaramente inferiori (due neopromosse più la Salernitana), José Mourinho è riuscito a farsi concedere un contropiede purissimo, spazi enormi nei quali i suoi attaccanti hanno ottenuto davvero poco rispetto alla mole di occasioni prodotte”.
“Gli spazi per esempio sono stati il problema del Milan in casa del Sassuolo, perché la tendenza a portare palla – Theo Hernandez era oltre il crinale della decisione che ne fa un grande, nel territorio della testardaggine che è il suo limite – consentiva alla squadra di Dionisi di riposizionarsi con la massima calma una volta persa la boccia. E così il Milan, dopo essersi trovato in vantaggio di un punto, arriva al derby con analogo distacco. Alla quinta giornata conta il giusto, cioè poco, ma avvisa i campioni che i pareggi in trasferta stanno uscendo troppo facili: siamo già a due, l’anno scorso furono quattro in tutto. A fronte di 14 vittorie”.
Riproduzione riservata © 2024 - CALCIOBLOG